Il Virus dell’Epatite C e’ stato identificato nel 1989 e dal 1990 e’ disponibile un test per gli anticorpi Anti-HCV. In genere gli individui infetti con HCV sono spesso identificati nel corso di check-up od accertamenti diagnostici di routine nel corso di donazioni di sangue. Transaminasi aumentate e positivita’ per gli anti-HCV sono segno di epatite cronica C. Gli anticorpi anti-HCV rimangono positivi alcuni anni dopo un episodio di epatite acuta C. Inoltre, in una piccola percentuale di pazienti, esiste una falsa positivita’ verso gli anticorpi anti-HCV. In questi ultimi due casi le transaminasi sono tipicamente normali.L’HCV puo’ essere trasmesso tramite trasfusioni di sangue. Attualmente tutti i campioni di sangue vengono testati per la presenza del virus. Il virus resiste ad alte temperature quindi non viene facilmente eliminato dalle procedure di sterilizzazione routinaria eseguita dagli odontoiatri o dai dermatologi che eseguono piccoliinterventi di chirurgia ambulatoriale. Chiunque venga a contatto con sangue infetto, aghi (da siringa ma anche per tatuaggi o piercing), strumenti chirurgici e’ a rischio per l’epatite C.Il rischio di trasmettere l’epatite C sessualmente e’ sconosciuto. Esistono solo pochissimi casi certi e documentati. Il ruolo del profilattico come protezione effettiva al 100% nei normali rapporti sessuali e’ tutto da dimostrare.Non esiste al momento attuale un vaccino per l’epatite C